domenica 20 marzo 2011

domani

Ciao. ecco un'altra sera. Tutto ok, sto bene, sto pensando a domani, anzi a tutta la settimana prossima, a come organizzarmi il tempo.
Frequento l'università, abito piuttosto lontano però e arrivare ogni giorno per le 8, avere la mente sveglia per studiare, ripetermi che il 4 aprile ho il prox esame non è il massimo, non è rilassante. Ho appena concluso la frequenza in un paio di reparti, è stata un' esperienza bella, gratificante, ma lascia sempre un velo di tristezza, almeno a me viene da pensare e se i pazienti fossero miei cari? Vorrei questo, vorrei quello? Mi piace pensare che i medici, quelli veri pensino così tutti i giorni, curino così tutti i giorni... "come se i pazienti fossero..." perchè è un angoscia ma così si da il meglio.
Sono solo studente anzi...essa e non ho ancora il senso della misura ecco perchè i reparti mi mettono ancora ansia, dopo ho paura che le persone che amo si ammalino, ma ora lo so non è così! Una cosa che si vede in corsia poi non centra niente con i problemi di casa... è un inganno, è uno specchio che riflette dove non dovrebbe. Meno male.
Gli esami ancora sono nozioni, una dietro l'altra, sono sterili, non innescano scintille speciali quasi mai, l'università secondo me dovrebbe fare di più, dare di più.
Ogni mattina, anche domani :) per fortuna dal treno posso vedere il mare, il mare è una furia in certi giorni, una poesia in altri, il suo colore è un bel regalo per i miei occhi, mi piace mi da sicurezza, mi viene in mente come sarebbe perdersi fra le sue onde... chissà se qualcuno verrebbe a prendermi... chissà forse no.
Posso vedere anche uno scorcio anche dei luoghi della mia adolescenza, del mio liceo, una vita che non tornerà più, ogni volta anche senza volere mi chiedo se in quel periodo sono stata felice, la risposta è no e allora qualcosa non quadra.
Peccato, ora sono felice? Nemmeno. Eppure ho più anni, eppura sono più autonoma, indipendente, sono tutto ma felice no.

venerdì 4 marzo 2011

non è facile raccontarsi

Quello che sono e quello che sono stata:
C'è poco da dire perchè per fortuna non ho ancora tanti anni, però la vita segna presto, almeno con me è stato così, la vita gioca si diverte, ci fa scherzi e a volte regale qualche gioia.
A volte una risata nasce dal cuore e si fa tutto più sereno, ora per me penso sia tutto più sereno, ma non c'è solo ora.
Il contrasto è con prima e il prima ogni tanto pesa, sto bene, ma faccio ancora confusione, i pensieri sono troppi, tutti ingarbugliati e qualcosa lo vorrei dimenticare, anche se forse non è così non è così grave, non è chissà cosa, ma io lo vorrei dimenticare e scoprire prima chi sarò.
Lo sento, non sono ancora arrivata, sto ancora cambiando, maturando, certo forse ci sto mettendo troppo perchè bambina non sono più, ma c'è forse un'età per diventare adulti?
Spero di no, ma spero anche di raggiungere presto un equilibrio definitivo, non so cosa manca, non so chi manca, ancora non lo capisco, ma deve essere un tassello proprio importante perchè se no ora non mi farei tante domande.
Tante d0mande stancano e io a volte sono stanca.
So che esistono persone meravigliose e non solo delusioni, so che esistono persone che in un'altra vita sogni di avere vicino per sempre se per caso in questa non sono rimaste o non rimarranno... e proprio per questo so anche che vale la pena andare avanti per vedere il viso di chi verrà dopo.
Sì può ripartire anche così.